BANCO trentaquattro
di Ida D'Antonio, Renee Ottone e Marta Giacobelli
Categoria:
Luogo di Produzione:
ROMA
Qualcosa su di noi...
Tre ragazze, tre amiche: Ida, Marta e Reneè. Unite dalla scuola, dai progetti e dalla fantasia. Provenienti da mondi diversi: Ida ha lavorato per molti anni nella comunicazione aziendale, Marta è un’archeologa che da sempre ha respirato aria di moda guardando la mamma che disegnava per le maison romane dell’epoca e anche Reneè ha lavorato per molti anni nel maglificio di famiglia.
Come nasce Banco Trentaquattro?
Insieme abbiamo iniziato questa avventura con un progetto di abbigliamento in uno “spazio libero”: il Mercato di Testaccio. Sì, proprio il mercato della frutta, delle verdure, del pesce e dei fiori… Ed è proprio qui, tra i profumi e i colori del mercato, che le tre socie propongono il loro abbigliamento artigianale in cui portano un bagaglio di esperienze e sensibilità molto differenti, ma accomunate dallo stesso gusto per linee essenziali e morbide, per uno stile informale e per tessuti di qualità.
Tre aggettivi per definire
Banco Trentaquattro?
Le creazioni di Banco Trentaquattro si propongono con semplicità, freschezza e originalità. La semplicità pensata da chi ha osservato le altre donne con le loro esigenze e le loro debolezze. La freschezza caratteristica dei tessuti italiani, naturali e ispirati ai colori del Mediterraneo. L’originalità che nasce dall’esperienza e dalla praticità. Le linee di Banco Trentaquattro sono fluide, eleganti, senza tempo, essenziali come quei capi che, acquistati dalle madri, possono essere allegramente indossati anche dalle figlie. Eleganza informale, stile non griffato, taglio sartoriale e cura dei dettagli.
La creazione cui siete più legate?
La "Rebecca" è da sempre il capo iconico di Banco Trentaquattro, una "maglietta camicia" in viscosa o tessuto sintetico, dalla forma a trapezio segna garbatamente il seno e poi cade morbida sui fianchi, una fila di bottoncini davanti le dà un sapore retro. Confortevole tutto l’anno è un vero passe-partout che veste senza impegnare.
Progetti per il futuro?
Quest’ultimo anno ha posto notevoli sfide e ha aperto la via a nuovi modi di vivere le creazioni artigianali e lo shopping nel prossimo futuro. Il contesto del Mercato di Testaccio dà un valore aggiunto ai nostri capi perché rappresenta un continuo scambio di stimoli e di novità. In quest’ottica in futuro vorremmo creare una rete sia materiale che immateriale, portando avanti online e fisicamente quelle connessioni e quei legami che si creano tra i banchi del mercato con le persone che lo abitano ogni giorno.