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Roma Dulcis. Urbs Artis.

Venite Con Noi In Giro Per Roma Alla Scoperta Dell'Arte Contemporanea

Cosa fare nel tardo pomeriggio a Roma: Pilates? Una corsa al Super? L’apericena? No! L’ora che volge al desio, quando la città abbassa le saracinesche e diventa ancor più bella, è il momento giusto per fare un salto in Galleria. Ovviamente ci riferiamo alle tante, bellissime Gallerie d’Arte che, tra mille fatiche e pochissimi aiuti, costellano la vita artistica, culturale e mondana della città eterna.

L'idea è semplice: tra le 18:00 e le 19:00 ritagliatevi un’oretta di tempo, un knock off, e andate a visitare una Galleria, un Museo, una Collezione privata. Salutare ristoro dalle fatiche quotidiane, utile energizzante per affrontare al meglio quel che resta del giorno.

Non solo Arte Antica, Rinascimento o Barocco: Roma ha molto da offrire in termini di contemporaneità e anche se proprio non le va di fare la metropoli moderna, ci tiene ad essere vissuta da tutti noi come il perfetto trait d’union tra ieri e oggi. Un esempio su tutti: proprio nel giorno in cui festeggiamo il Natale di Roma (2.776 candeline) la caput mundi viene "ispezionata" dal BIE (Bureau International des Expositions) che deve decidere se mai potrà ospitare l’EXPO 2030, in barba ad altre ben più giovani candidate quali Busan (Corea del Sud), Odessa (Ucraina) e Riad (Arabia Saudita).

 

"Vita Dulcis" al Palazzo delle Esposizioni

E cosa meglio dell’arte può raccontarci la Roma che era e quella che è? Hanno provato a dare una risposta Francesco Vezzoli e Stéphane Verger con Vita Dulcis, mostra monstre appena inaugurata al Palazzo delle Esposizioni. E se, come noi, avete frequentato il Liceo Classico e avete odiato il latino ma amato alla follia la Storia dell’Arte, non potete mancare l'appuntamento perché ammirerete opere e reperti classici romani senza la “freddezza” e la “lontananza” tipiche di molte produzioni museali, ma li troverete immersi in un allestimento suggestivo, inconsueto e inaspettato. Bellissime statue, busti, lapidi, suppellettili per decenni nascosti negli affollatissimi magazzini del Museo Nazionale Romano tornano finalmente ad una meritata ribalta per raccontarci la Vita Dolce in un “Impero Romano pieno di paura e desiderio" come suggerisce il sottotitolo. Il tutto arricchito dai guizzi geniali di Vezzoli che ha aggiunto, a modo suo, la magia del cinema, i riferimenti camp e lgbtq+, l’estetica kitsch, la narrazione pop per divertirci, stupirci e farci riflettere. Ultimo, ma non meno importante, il Palazzo che ospita la mostra, luogo ideale per esposizioni di questo genere (ricordiamo la bellissima personale di Jim Dine che fu interrotta bruscamente a causa della Pandemia) che vuole diventare un punto di riferimento per progetti espositivi inediti che riportino Roma al centro della scena culturale internazionale … e noi già applaudiamo. Palazzo delle Esposizioni - Via Nazionale, 194

 

Un Irlandese a Roma

Sempre al calar della sera siamo saltati sulla bici e sulla Vespa per salutare Lorcan O’Neill, gallerista Irlandese che ha scelto Roma per aprire una delle Gallerie d’Arte Contemporanea più importanti d’Italia, dove ospita artisti del calibro di Francesco Clemente, Luigi Ontani, Jeff Walls e che presenta fino al 29 aprile (affrettatevi!) la bellissima personale "The Planetary Garden" di Pietro Ruffo, artista contemporaneo di grande talento di cui vi abbiamo già raccontato. Segnatelo in agenda: il 3 maggio Lorcan inaugura “You Should Have Saved Me“di Tracey Emin: ci vediamo lì Galleria Lorcan O'Neill - Vicolo dei Catinari, 3


 


Gallerie al femminile

Vorremmo poi raccontarvi di due galleriste che, proprio in questi giorni, hanno inaugurato delle mostre molto interessanti seppur completamente differenti, a dimostrazione delle tante e molteplici sensibilità con cui si può interpretare l’arte contemporanea. Anna Marra, nel suo spazio al Ghetto tra gli stretti vicoli a ridosso del Teatro di Marcello, presenta e valorizza soprattutto talenti emergenti e middle career come Andrés Anza, messicano per la prima volta in italia, che per i suoi “Portraits of an (un)known world” ha realizzato sculture astratte, ma non così tanto - questo è il bello - mettendo insieme, uno per uno e con pazienza certosina, milioni di piccoli aculei di ceramica. Fa da contrappunto “Paesaggio Primo”, alla Galleria Maja Arte Contemporanea, con i magnifici dipinti di Silvia Codignola che a prima vista sembrano paesaggi ma poi diventano, a guardar bene, dei veri e propri “mindspaces”, luoghi psichici presentati da Daina Maja Titonel che, dopo una laurea in Matematica e un’esperienza professionale in Microsoft, ha virato con convinzione verso l’arte figurativa tra 800 e 900 per poi fondare la sua Galleria in via di Monserrato che rappresenta artisti di tutto il mondo, con particolare attenzione alla pittura. Galleria Anna Marra - Via S. Angelo in Pescheria, 32 Maja Arte Contemporanea - Via di Monserrato, 30

 

Artisti insieme

Indomiti, abbiamo pedalato fino al Maxxi per visitare “Conscious Collective”che riunisce per la prima volta tre artisti israeliani, Tsibi Geva, Maria S. Mahameed e Noa Yekutieli, di diversa età, formazione ed etnia uniti da un’amicizia che dimostra come i rapporti umani più intimi possano essere anche universali, soprattutto in una terra deve il conflitto è una costante. La mostra, realizzata in collaborazione con lUfficio Culturale dell’Ambasciata d’Israele in Italia, è un richiamo al concetto di “inconscio collettivo” a indicare che l’accettazione della vita, con le sue complessità e contraddizioni, possa essere la chiave per un’esperienza migliore. E questo ci sembra davvero un ottimo punto di vista. Maxxi - Sala Gian Ferrari - Via Guido Reni 4


 

Iper-realismo e Iper-astrattismo

Spesso sono gli amici a indicarci la Galleria giusta da visitare e grazie a un ottimo suggerimento abbiamo scoperto Spazio Nuovo dove Guillaume Maitree Paulo Pérez Mouriz hanno creato uno spazio dedicato allo sviluppo dell’arte contemporanea con particolare attenzione alla fotografia. "Wow!" questa è stata la nostra reazione davanti alle finestre aperte sull’oceanodi Giuseppe Lo Schiavo, giovane artista che unisce fotografia, AI e molto altro per creare immagini a grande formato con un altissimo livello di fotorealismo e tridimensionalità che colpiscono, disorientano e ci hanno mandato in visibilio. Ma non finisce qui, perché Spazio Nuovo presenta anche "Hanji Unfolded" di Riccardo Ajossa, 14 carte di grande formato realizzate a mano dall’artista, docente all’Accademia di Belle Arti di Roma, con l’antica tecnica coreana Hanji e poi immerse in pigmenti naturali (e questa è una tecnica giapponese) che le colorano creando sfumature e macchie cromatiche davvero suggestive. Stessa Galleria, iperrealismo e iperastrattismo in un sol colpo… cosa volete di più? Galleria Spazio Nuovo - Via D'Ascanio, 20

 

Rigore in Bianco e Nero

C’è un luogo che ci fa tremare i polsi, una Galleria dove andiamo sempre molto volentieri: la Fondazione Nicola del Roscio è un non luogo, un bunker in cemento nel centro storico dove si perde il contatto con la realtà esterna e non c’è nulla che possa distrarre dal contemplare le opere. Come i disegni a matita e pennino del grande Ellsworth Kelly, pioniere dell’astrazione, realizzati tra il 1949 e io 2010 e dedicato all’universo floreale e alle piante in particolare. Ma se vi aspettate petali e foglie colorate rimarrete stupiti, i disegni sono tutti di un estremo e fascinoso rigore a tratto nero su carta bianca. Poco più in là la sorpresa di una serie di pannelli con colori intensi che sembrano dipinti a parete ma sono vere e proprie sculture 3D. Fondazione Nicola Del Roscio - Via Francesco Crispi, 18

 

Una Nuova Apertura

Ultima, ma solo perché ha inaugurato qualche giorno fa, Tornabuoni Arte, la famosa galleria fiorentina che ha appena aperto il suo nuovo spazio espositivo a Roma. Un vernissage da urlo dedicato al grandissimo Lucio Fontana, di cui vengono presentate oltre trenta opere che coprono la quasi totalità della sua produzione. La Galleria si occupa di arte contemporanea italiana e internazionale sotto l'egida di Roberto Casamenti, grande gallerista e collezionista, che l'ha fondata nei primi anni '80 portandola da Firenze anche a Milano, Parigi, Forte dei Marmi, Crans Montana e oggi, finalmente a Roma. Tornabuoni Arte - Via Bocca di Leone , 88

 

Lucio Fontana aveva l'abitudine di appuntare pensieri e riflessioni sul retro delle sue opere e proprio Roberto Casamonti, capovolgendo una tela del grande maestro, scoprì la scritta "oggi è una giornata bella da viversi" . Una frase, un'idea, un commento che chiude in modo perfetto questa newsletter: dedichiamo un momento all'arte e la nostra giornata sarà ancora più bella.

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